Metafisica e ontologia

Call for papers «Aisthesis»: Kant’s Geographies

Call

English below

Segnaliamo la call for papers relativa al prossimo numero della rivista «Aisthesis», dal titolo Kant’s Geographies, a cura di Antonio Branca e Francesco Valagussa.

Geografie kantiane

Curatori: Antonio Branca (ant.branca.ab@gmail.com) e Francesco Valagussa (valagussa.francesco@unisr.it)

SCADENZA: 15 settembre 2024

In occasione dei 300 anni dalla nascita di Kant, il focus di questo fascicolo di “Aisthesis”, Geografie kantiane, intende utilizzare le “geografie” e gli aspetti topologici del pensiero kantiano come lente per interrogarlo nella sua globalità. Meglio: nei suoi aspetti più concreti. Al Kant “cartografo della ragione”, intende affiancare il Kant esploratore di quella che egli chiamava Erfahrenheit: dell’esperire in tutta la gamma delle sue complessità e sfaccettature.

Da Kaulbach e Düsing ad oggi, gli studi kantiani non hanno dimostrato solo che le tre Critiche sottintendono un’idea cosmica di filosofia, a partire da cui si sviluppa il progetto di mondo della ragione. Hanno dimostrato, più ancora, che a tale progetto corrisponde una peculiare Welterkenntnis empirica, in cui all’uomo si dischiude la sua realtà storica, pragmatica: effettiva. Descrivendo “il posto dell’umanità nel mondo”, la Geografia fisica rappresenta un momento essenziale del tentativo kantiano di rispondere alla domanda «cos’è l’uomo?», che si intreccia con tutti gli altri. Con quello antropologico e cosmopolitico – così come con la stessa istanza critico-trascendentale, che non a caso proietta idee e punti di fuga, procede per tavole, segna limiti, indica confini, circoscrive territori e domini.

In questa direzione, a dover esser messa in questione è innanzitutto la stessa distinzione tra a posteriori e a priori, tra storico e razionale, tra empirico e trascendentale, che bisogna tornare a interrogare per verificare se tutti questi termini, in Kant, restino giustapposti (quando non radicalmente opposti), come pure a lungo si è ritenuto, o se invece le Critichenon si sforzino d’elaborare un modello di ragione che, pur conservando tutte queste distinzioni (come?), le intende sin dall’inizio in un modo dinamico. Che significa, infatti, che l’a priori è condizione dell’a posteriori? In che senso, nei termini dell’Opus, l’empirico è posizione del trascendentale? A partire da queste domande, si riaprono in Kant innumerevoli luoghi e “geografie”. Da quella del limite, del e della fine, a quella del principio del Giudizio e della dimensione estetica, dell’io e del senso di comunità, fino ad arrivare allo spazio dell’orientamento, della prassi politica, della storia e della sua narrazione.

Sono benvenuti contributi al fascicolo che si soffermino sui seguenti argomenti:

  • La Geografia fisica di Kant, in sé e in relazione alle altre forme empiriche di conoscenza (antropologia, ma non solo) e alla filosofia trascendentale;
  • Il problema generale dell’empirico, della sua conoscenza e del principio di quest’ultima nella filosofia di Kant, dunque il rapporto tra empiria e piano trascendentale;
  • Il problema dell’orientamento (nello spazio, oltre che nella ragione) e il ruolo della riflessione;
  • La dimensione teleologica nella filosofia kantiana e i concetti di Grenze e Schranke;
  • La concezione kantiana della storia e della conoscenza storica;
  • Il rapporto tra geografia fisica e prospettiva cosmopolitica, in dialogo possibilmente con la geopolitica contemporanea;
  • la concezione kantiana del soggetto empirico e della situazione dell’io nel mondo.

I contributi devono essere presentati in inglese o in francese e devono rispettare rigorosamente le linee guida di Aisthesis.

Solo i contributi conformi alle linee guida saranno sottoposti alla peer review.

LE CANDIDATURE DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE ISTRUZIONI RIPORTATE DI SEGUITO. LEGGERE ATTENTAMENTE.

Tutte le richieste relative alla redazione devono essere indirizzate a:

Fabrizio Desideri (Editor): fabrizio.desideri@unifi.it

Marina Montanelli (Editorial Secretariat): marina.montanelli@unifi.it

Aisthesis pubblica articoli accademici in italiano, inglese e francese, articoli di ricerca su temi attuali, simposi, numeri speciali e recensioni di libri tempestive. Pubblica due numeri all’anno e contiene una sezione tematica, una miscellanea, avvisi e recensioni. Ogni numero contiene articoli su invito e contributi.

Gli articoli devono essere inviati utilizzando il sistema di invio online. Devono essere in formato .doc o .docx, A4, impaginati, a doppia interlinea (compresi i riferimenti e le citazioni), con ampi margini. Devono essere formattati per la revisione in cieco, non devono superare le 7.500 parole e devono includere un abstract di non più di 150 parole e cinque parole chiave (in inglese).

Tabelle e illustrazioni devono essere inviate al sistema di presentazione online in file separati dal manoscritto principale. Si prega di notare che potrebbe essere necessario ottenere le autorizzazioni per le immagini al momento dell’accettazione.


Kant’s Geographies

Advisory Editors: Antonio Branca (ant.branca.ab@gmail.com) e Francesco Valagussa (valagussa.francesco@unisr.it)

DEADLINE: 15 Sept 2024

Celebrating the 300th anniversary of Kant’s birth, the focus of this issue of “Aisthesis”, Kant’s Geographies, aims at using the “geographies” and topological themes of Kant’s thought as a magnifier to question it as a whole. Better said: in its more concrete aspects. Alongside Kant as a “cartographer of reason”, the issue intends to discuss Kant as an explorer of what he called Erfahrenheit: of the experiencing in the full range of its complexities and facets.

From Kaulbach and Düsing to the most recent literature, the Kantian studies not only proved that the three Critiquespresuppose a cosmic idea of philosophy, out of which the project of reason unfolds. They proved, moreover, that such project implies a peculiar form of empirical knowledge of the world, an empirical Welterkenntnis, through which the historical, pragmatical and effective reality unfolds before mankind. By describing “the place of mankind within the world”, the Physical Geography represents an essential moment of Kantian effort to answer to the question: “what is man?”. An effort intertwined with all the major issues of Kant’s thought: with the anthropological and cosmopolitical problems – as well as with the very critical and transcendental instance, which casts projection of ideas and vanishing points, progresses by tables, sets boundaries, indicates borders, circumscribes territories and domains.

In this direction, what needs to be questioned is first of all the very distinction between a posteriori and a priori, between historical and rational, empirical and transcendental – a distinction that must be questioned to verify whether all these terms, in Kant, remain juxtaposed (when not radically opposed), or whether the Critiques rather stand as an effort to elaborate a model of reason which, preserving all these distinctions (but if so, how?), understands them from the beginning in a dynamical way. What does it mean, in fact, that the a priori is the condition of the a posteriori? In what sense, in the terms of the Opus postumum, is the empirical the position of the transcendental? Starting from these questions, countless places and “geographies” reopen in Kant. From that of the limit and the end, to that of the principle of Judgment, of the aesthetic dimension, of the self and of the “sense of community”, up to the space of orientation, of the political praxis, of history and its narrative.

Contributions to this Focus are welcome concerning the following and related topics:

  • Kant’s Physical Geographyper se and in relation to the other empirical forms of knowledges (Anthropology, but not only) and Transcendental Philosophy;
  • The general problem of the empirical in Kant’s philosophy, of its knowledge, principle and relationship with the transcendental plane;
  • The problem of orientation (in space, as well as reason) and the role of reflection;
  • The teleological dimension in Kantian philosophy and the concepts of Grenze and Schranke;
  • Kant’s concept of history and of historical knowledge;
  • The relationship between physical geography and cosmopolitical perspective – especially in dialogue with contemporary geopolitics;
  • Kant’s conception of empirical subject and the I-situation within the world.

Contributions must be submitted in English or French and must strictly adhere to the Aisthesis Guidelines.

Only contributions compliant with Author Guidelines will be admitted to peer review.

SUBMISSIONS MUST CONFORM TO THE INSTRUCTIONS SET OUT BELOW. PLEASE READ CAREFULLY.

All editorial inquiries should be addressed to:

Fabrizio Desideri (Editor): fabrizio.desideri@unifi.it

Marina Montanelli (Editorial Secretariat): marina.montanelli@unifi.it

Aisthesis publishes academic articles in Italian, English and French, current research articles, symposia, special issues, and timely book reviews. It publishes two issues per year and contains a thematic section, a miscellany, notices and reviews. Each issue contains invited papers and contributed papers.

Articles should be submitted using the online submission system. They should be in .doc or .docx format, A4, paginated, double spaced throughout (i.e. including references and quotations), with ample margins. They should be formatted for blind review, not normally exceed 7,500 words and should include an abstract of no more than 150 words and five keywords (in English).

Tables and illustrations should be submitted to the online submission system in separate files to the main manuscript. Please be aware that you may have to secure figure permissions upon acceptance.

(Dal sito dell’editore)