Estetica e filosofia delle arti

J. Grimm, “La saga di Polifemo” (Bollati Boringhieri 2024)

Segnalazioni

Segnaliamo l’uscita del libro La saga di Polifemo. L’archetipo del ciclope di Jacob Grimm a cura di Francesco Valagussa.

I viaggi di Sindbad, una raccolta di fiabe serbe e persino alcuni racconti popolari finlandesi: la saga di Polifemo è ovunque. Jacob Grimm (1785-1863), filologo e linguista, rintraccia in questo saggio inedito in Italia una decina di varianti dell’archetipo del ciclope nei contesti letterari più remoti, provando a decifrare i diversi significati contenuti nella leggenda e cercando di ipotizzare alcune linee di derivazione. Alla ricerca di un fulcro, una «cellula originaria», intuisce sorprendentemente che la stessa Odissea è un punto di arrivo e non il principio della saga. 
Nella sua postfazione al saggio Francesco Valagussa torna sul rapporto tra mito e origine. Passando dall’occhio come simbolo del sapere divino al Sauron di Tolkien, si può mostrare come l’eterna lotta tra il giorno e la notte, tra il cielo e gli inferi, si rifletta, in termini etici, nel contrasto tra l’abilità colma di astuzia e le oscure forze titaniche. Le ricerche di uno spirito romantico come quello di Grimm dischiudono lo sguardo su un panorama inaspettato: non c’è cultura che non sia permeata, alimentata e nutrita quotidianamente da un generoso apporto di narrazioni, usanze e consuetudini appartenenti a tradizioni lontane.
La saga di Polifemo, opera di uno dei più grandi esponenti del romanticismo europeo, illustra la ricchezza delle identità multiple sottese al concetto di cultura e nazione. Una piccola chicca letteraria e filosofica che intreccia etica, fiaba e immaginazione.

INDICE

Premessa

La saga di Polifemo di Jacob Grimm

Postfazione. Nell’occhio del ciclope di Francesco Valagussa

  1. Variazioni sul tema «Polifemo»
  2. Il mito dell’origine
  3. Omero come «fonte originaria»?
  4. Il «significato» dell’occhio
  5. Nelle caverne del mito
  6. L’identità non è una «cosa»

Note

(Dal sito dell’editore)